Im Jahr 994 wanderte Sigeric, Bischof von Canterbury, die 97 Etappen von Canterbury nach Rom, dem Ort der Christenheit, an dem sich das Grab des Apostels Petrus befand. Er führte ein Tagebuch, in dem er die Etappen und den Empfang beschrieb und kommentierte.
Più che una via vera e propria, si trattava di un sistema viario con molte alternative, nella maggior parte dei casi i pellegrini percorrevano le strade consolari romane, entrando in Italia principalmente attraverso il passo del Monginevro, da cui il nome francigena, ovvero proveniente dalla terra dei Franchi.
La via Francigena, o Via Romea, era l’itinerario di pellegrinaggio che in molti percorsero nei secoli successivi.
Con le Crociate, la via Francigena fu il cammino dei pellegrini diretti in Terra Santa e dai fedeli diretti a Santiago di Compostela, altro luogo sacro per la cristianità, dove era custodito il corpo dell'apostolo Giacomo.
Flusso di genti, circolazione delle idee e scambi commerciali, la via fu un fattore di sviluppo economico e di quelle relazioni che portarono alla sostanziale unità culturale europea tra l’XI e il XII secolo. Dichiarata nel 1994 “Itinerario Culturale Europeo” dal Consiglio d’Europa, al pari del Cammino di Santiago di Compostela, la Via Francigena è simbolo di un’Europa senza barriere, unita nella valorizzazione dei suoi diversi patrimoni culturali, artistici e paesaggistici.
Lungo il cammino, nell'antichità, la città di Lucca, per la sua posizione, rappresentò un punto focale per lo sviluppo di itinerari con Firenze, Parma e la valle del Po, Luni e Pisa. La posizione lungo il cammino francigeno, sollecitò e contribuì notevolemente allo sviluppo dei commerci, alla crescita delle città e della cultura. Ancora oggi, Lucca, gioiello d’arte e di cultura, ricca di atmosfere antiche, accoglie il pellegrino con la stessa secolare ospitalità, donando ristoro al corpo e allo spirito.
L'arrivo a Lucca, da Camaiore ricompensa i camminanti dalla fatica del giorno. Lasciato alle spalle il Parco fluviale, dopo poche centinaia di metri, le Mura rinascimentali di Lucca si presentano al viandante con la loro imponenza e attraverso Porta Santa Maria si entra in città.
Da qui inizia un vero e proprio percorso di culto: la basilica di San Frediano con lo splendido mosaico sulla sommità della facciata; la chiesa di San Michele in Foro dalla facciata in stile romanico lucchese sormontata dall'imponente statua dell'Arcangelo; la chiesa di Santa Giulia e, nell'adiacente vicolo dell’Altopascioquella che fu la sede lucchese della magione dei cavalieri del "Tau", l' ordine monastico-cavalleresco che dal secolo XI offriva ausilio, ospitalità e difesa al viandante pellegrino.
E finalmente la cattedrale di San Martino che custodisce la statua lignea del Volto Santo e dove è intagliato su un pilasro un misterioso bassorilievo a forma di “labirinto” dai vari significati.
Si lascia la città procedendo da Piazza sn Michele Procedendo verso est attraversando la medievale Porta San Gervasio e Protasio e la neoclassica Porta Elisa dell'attuale cinta muraria.
Appena fuori le Mura, prima di proseguire per Altopascio, è d'obbligo una visita al Santuario di Santa Gemma, amatissima santa lucchese. Da qui la Via Francigena prosegue, incontrando sul territorio chiese e borghi di antica memoria nei comuni limitrofi di Capannori, Porcari, Montecarlo e Altopascio.
Così viaggiando, con lentezza, il moderno viandante può capire l’anima dei luoghi, può scoprire piano piano questo tratto lucchese di un itinerario ricco di fede, storia, leggende e tradizioni, può incontrare grandi monumenti e piccole curiosità, può veramente “camminare per conoscere” ed accrescere così il proprio patrimonio culturale.