Gennaio, due passeggiate in montagna
Apuane o Appennino? I rassicuranti prati pascoli di quota dell'Apennino Tosco Emiliano o i luoghi e i paesaggi "magici" delle Alpi Apuane, montagna con vista sul mare? I primi giorni di gennaio sono perfetti per una corroborante escursione in montagna, ben coperti per assaporare l'aria fredda dell'inverno con la certezza che al termine si troverà... una buona tavola a cui ristorarsi con prodotti locali e artigianali.
A pochi km dalla città murata, inoltrandosi nella valle del Serchio, si raggiungono le cime che si osservano in lontananza dalla passeggiata delle Mura Urbane di Lucca che costituiscono l'inconfondibile profilo della montagna lucchese e nel paesaggio montano particolarmente suggestivo nella stagione invernale, sperando magari in qualche bella nevicata.
Alpi Apuane o Appennino a scelta, per le passeggiate di gennaio in due proposte delle guide ambientali locali.
Un grande classico sull'Appennino Tosco Emiliano
è la passeggiata sulle ciaspole a San Pellegrino in Alpe, il 12 e 13 gennaio. Si parte dal paese per raggiungere il rifugio Burigone, un baluardo dell'accoglienza in quota: ottimo vino e cibo della tradizione sono il meritato ristoro di chi ha affrontato la passeggiata, magari sotto la neve e per chi vuole partecipare alla fiaccolata in notturna lungo il sentiero che porta all'alpeggio.
San Pellegrino in Alpe è un piccolo paese a cavallo dell'Appennino, diviso tra due Comuni, due provincie, due regioni. Pochi abitanti che mai rinuncerebbero agli splendidi panorami montani e che ogni estate accolgono visitatori e pastori con i loro greggi ai pascoli estivi. Un paese piccolo ma denso di storia. E' qui che per anni ha vissuto il San Pellegrino all'interno del tronco di un grande faggio, si dice, in compagnia di San Bianco con il quale condivide ancora la sepoltura, anche quella a cavallo dei confini all'interno del Santuario.
(per tutte le info wildtrails: info@guidewildtrails.com o Stefano 320 2672533)
Sul versante marino delle Alpi Apuane
invece, si festeggia il nuovo anno con gli Uomini della Neve e l'Epifania del pennato, aspettando l’alba del Sole che appare tra il monte Nona e monte Procinto al sito dei “Pennati di Trogna”, dove sono incisi sulla roccia i simboli antichi del pennato.
Il pennato, insieme alla ronca è un utensile già attributo del Dio Etrusco-Romano, “Silvano”, il signore della selva, invocato nei luoghi selvatici perchè assista nella lavorazione della terra e degli alberi. La più antica rappresentazione di questa divinità, ritrovata nell'area archeologica di Scansano (Grosseto) e databile al IV-III secolo a.C, testimonia della vicinanza culturale della popolazioni liguri ed etrusche.
Una figurina maschile in piedi che tiene nella mano destra un pennato così come un pennato imbracciano i pesonaggi raffigurati nelle famose statue stele liguri che si possono ammirare in diversi siti e musei archeologici della montagna apuana.
Queste incisioni non hanno altri riscontri nel panorama Europeo delle incisioni rupestri. Vi si riconoscono numerosi pennati, alcuni isolati, altri incrociati tra di loro, e poi croci, buchi, altri segni misteriosi. Alcuni si vedono molto bene, altri un po’ meno, ma bagnando la roccia diventeranno più visibili.
Il sito si raggiunge con un facile percorso a piedi che, dalla chiesa di Cardoso di Stazzema, in 35 minuti conduce al dosso roccioso di Trogna con i suoi 43 pennati dove alle 10:00 apparirà il Sole che lo illuminerà di nuova luce.
Le guide suggeriscono di portare lenti oscurate per osservare il Sole e, per chi ne ha uno, anche il proprio pennato perchè durante la giornata si potrà approfittare della presenza dell'artigiano arrotino dell'Agricola Fatti col Pennato per affilarli con la mola a pedale.
Al termine dello "spettacolo", una breve passeggiata di circa 15 minuti, conduce al piccolo Santuario di S. Leonardo di Noblac, il santo Merovingio invocato dall’Alto Medioevo come protettore e liberatore di coloro che sono carcerati ingiustamente dove ci sarà la ...super colazione Ligure-Apuana preparata dalla Trattoria Peposo di Pietrasanta, con piatti caldi di incavolata con cavolo frascone al paiolo su legna di castagno, peposo in coccio cotto a legna di frassino e ciacci di fiore (focaccette) cotte nei testi di ghisa con salumi del cardoso e formaggi. (Per informazioni Apuantrek Stefano 3381399107. Francesco 3281590730)
fotocredits: S. Pucci, R. Giomi, F. Felici, G. Maggini)
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