#dafareamarzo
Save the date: la data da segnare in agenda è il 25 marzo, il "Dantedì".
Secondo gli studiosi, infatti, proprio il 25 marzo del 1300 Dante Alighieri inizia la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”. Il resto è ... "Commedia". La Divina Commedia.
E per questo, in questo mese di marzo le nostre tre #cosedafare del mese non possono che essere dedicate a lui.
1 - #unselfiecon ...Dante!
Bisogna camminare un po' ma il percorso è gradevole, risale quel "Monte per che pisani veder Lucca non ponno". (Inferno canto XXXIII) e che Dante conosceva bene.
Da Santa Maria del Giudice, il paese ai piedi del monte, sul lato lucchese (ricordatevi di visitare la pieve nuova e sull'altro alto della strada, al pieve vecchia, due piccoli gioielli di architettura romanica), si risale una stradina tortuosa in mezzo al bosco di macchia mediterranea, che si fa sterrata, fino a raggiungere il passo e un'ormai vissuto busto del sommo poeta.
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2 - #una passeggiata ... sul Monte Pisano.
Già che abbiamo raggiunto il passo di Dante, possiamo proseguire per uno dei numerosi sentieri che qui si incrociano non dopo aver ammirato il bel panorama della costa che si apre ai nostri piedi. Il Monte Pisano si trovava anticamente tra la costa e un estesa palude e questo spiega la presenza di numerosi sentieri e piccoli abitati. In quell'antichità, eremiti e asceti scelsero questi luoghi per le loro vite meditative e per questo il Monte era noto come Mons Heremita.
Poco lontano dal passo, l'eremo della Spelonca è quindi una facile e doverosa meta. Il sentiero procede in mezzo al tipico paesaggio della gariga, con bassi cespugli di lentisco, mirto e cisto rosa. Il mare, del resto, non è così lontano
L'eremo fu fondato nel 1190 Honestus e Dulcis che non erano veri e propri eremiti vivendo in gruppo e rimasero a lungo a portare conforto religioso agli abitanti del Monte forse anche il battesimo. Sul retro della chiesetta si apre un riparo sotto roccia, com'è frequente in questi casi e introduce al cuore del Monte, di natura carsica, paradiso degli speleologi.
Potete votare l'eremo come vostro luogo del cuore
3 - #unpeccatodigola... le frittelle nove!
Frittelle, si, ma d'epoca. ll peccato di gola di questo mese è tratto dal libro di cocina di Anonimo Toscano del XIV secolo, un prezioso testo che istruisce su come "cocere prestamente e bene uno arrosto" o come comporre una "insaleggia d cipolle".
Per il DanteDì però suggeriamo le "frittelle nove: Prendi midolla di pane grattugiala bene, e sugo d’erbe fine, menta, petrosello; e togli ova, e stempera insieme, e metti a friggere nel lardo fresco, struito in padella. E poi le metti per taglieri, e gittavi su polvere di zuccaro."
Se le volete più saporite aggiungete dell'agresto che, come ci insegna sempre l'Anonimo, preparerete così: "Togli del taso, cioè groma di vino bianco: pestalo bene, fallo cocere con vino o acqua, e sirà agresto."
...Oppure potete optare per un ottimo panpepato o un panforte di pasticceria. L'abbinamento naturalmente, è sempre un buon ippocrasso.