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chiesa della rosa a Lucca, particolare

Tre chiese dedicate alla Madonna, una cappella, un'immagine miracolosa, una colonna.

Nella città delle cento chiese l'itinerario di maggio è dedicato alla Madonna. Tre chiese, una cappella e un'immagine miracolosa in un tour alla scoperta dei luoghi mariani di Lucca.

 

Un bel portale decorato a bassorilievo con motivo di un roseto nascente dalla bocca di draghi.

Nel 1309 l’Accademia dei Mercanti finanziò i lavori del piccolo oratorio della Madonna della Rosa che dette il nome anche alla via.
Nel 1333 l’oratorio fu ampliato appoggiando un fianco alle mura romane del II sec. a.C, una muratura rustica ad opus quadratum, unico tratto integro e in loco.

 

chiesa della rosa a Lucca. Particolare

 

L’ingresso fu spostato verso sud, la facciata precedente inclusa nel fianco del nuovo edificio e i decori con tralci di rose, estesi alle quadrifore di gusto gotico. Sullo spigolo posteriore del fabbricato fu posta una statua di Santa Maria della Rosa e ancora un motivo di rose fu usato da Matteo Civitali, nel XV per il festone del portale principale.
All’interno, tre brevi, ma ariose navate portano lo sguardo all’altare maggiore dove fu collocata, nel XVII secolo, l’immagine miracolosa della Madonna con la sua rosa tra le mani. Questa immagine, secondo la tradizione, guarì il mutismo di un pastorello che l'aveva ritrovata dopo anni di abbandono.

 

La chiesa di Santa Maria Bianca, è conosciuta a Lucca con molti nomi.

 

Santa Maria Forisportam, fuori della porta delle mura romane, il cui Muro si ergeva, proprio in fronte alla chiesa, nel percorso oggi corrispondente a Via della Rosa e via dell’Angelo Custode. Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalle altre chiese dedicate a Maria, Santa Maria Bianca, in contrapposizione a Santa Maria Nera.

 

chiesa di santa maria bianca, particolare

 

La piazza antistante ha un ulteriore nome: piazza della colonna Mozza. La colonna, di fronte all’imbocco della via Santa Croce, corrispondente alla porta est delle mura romane, era il traguardo del Palio che si correva nel medioevo.

Sul candore monocromo delle chiese lucchesi più antiche, emergono le geometrie di archi losanghe, lesene, come anche i morbidi bassorilievi e i fregi di tralci di fogliame, e, sulla facciata, draghi e leoni in lotta. L’interno, è sobrio e luminoso, diviso in tre navate. Ci sono resti romani, e notevoli dipinti eseguiti tra il XVI ed il XVIII secolo agli altari oltre a un ricchissimo tesoro di oggetti per il culto. All’altare del transetto destro, un prezioso ciborio ottagonale, in foglia d’oro e pietre dure, e sul pavimento, di fronte all’altare, è tracciato il percorso di un orologio solare attivato da un piccolo foro del muro perimetrale.


 

Anche la chiesa di Santa Maria Nera ha due nomi

 

Santa Maria Corteorlandini, appellativo dovuto alla famiglia dei longobardi Rolandinghi i cui palazzi affacciavano sulla piazza e Santa Maria Nera, con riferimento alla copia della Madonna Nera di Loreto custodita all`interno di una copia fedele della stanza in cui si svolse l`episodio dell`Annunciazione.

 

chiesa di santa maria nera, interno

 

Ma la chiesa stessa è un unicum nell`architettura lucchese. All'esterno sobrio corrisponde un ricchissimo interno che gioca con volumi e affreschi.

Completamente ristrutturata nel gusto barocco del `700 la chiesa è infatti completamente affrescata e risulta di una ricchezza elegante nelle forme che prevedono tre navate e un ampio coro in contrapposizione all'alatere maggiore, cui si accompagnano gli arredi altrettanto preziosi che comprendono circa 30 paliotti che si alternano all`apparecchiatura degli altari della chiesa. Il più bello, con ricami di coralli di inizi `600  viene esposto nel giorno di Natale insieme al Presepe del '600.

I più curiosi dovrannno completare la visita della chiesa  visitando le sale Monumentali, della biblioteca Statale un tempo convento di Santa Maria.

 

 

La piccola cappella dedicata alla Vergine è una piccola grande architettura degli inizi del xx secolo

 

Si trova all`interno della chiesa di san Leonardo ai Borghi. Fu l`architetto Lunardi a disegnare i delicati ricami di marmo e metallo, gli arredi, i dipinti dedicati al nome della Vergine che fanno da corona alla cappella, sotto un cielo stellato. Figure eleganti in abiti d`epoca come raramente si trovano nelle architetture religiose, forse l`unico esempio della Toscana.

 

chiesa di san leonardo dei borghi, particolare

 

La Madonna del Sasso è invece un`icona legata a una delle più note storie popolari lucchesi.

 

Uno stolto soldato che stava stoltamente perdendo i suoi pochi soldi giocando a dadi, persa anche l`ultima mano cominciò a inveire pesantemente contro il ritratto della Vergine, che allora benediva chi entrava in città dal portone di Borgo. Per rafforzare la sua ragione, le scagliò contro anche un sasso, o meglio lo scagliò contro il Bambino che aveva in braccio. Prontamente la Madonna del dipinto spostò il Bambino sull`altro fianco, per salvarlo, e il soldato non fece una bella fine...
Il dipinto fu allora spostato in luogo più sicuro, in una cappella della chiesa di Sant`Agostino dove si trova ancora oggi.