La chiesa di San Michele Arcangelo a Meati è citata per la prima volta in un documento del 1055.
Come la città di Meati, ha origini longobarde, come testimonia la dedica dell'edificio all'Arcangelo Michele, figura religiosa affine alla cultura e alla sensibilità guerriera di quella popolazione.
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L'edificio ha una pianta a croce latina, che termina con un'abside preceduta da una campata rettangolare, uno spazio a croce quadrata sormontato da una cupola e l'aula, divisa in tre campate. La facciata della chiesa è la parte dell'edificio in cui sono maggiormente visibili le caratteristiche romaniche originali, nonostante i numerosi interventi successivi.
Itinera Romanica (itinerari romanici)
Oggi la chiesa è una tappa importante di uno dei tanti itinerari romanici che caratterizzano l'area dell'Alto Tirreno tra Italia e Francia.
Si possono incontrare percorsi naturalistici, storici e culturali che attraversano piccoli borghi collinari e ambienti rurali lungo sentieri e antichi tracciati, dove si possono scoprire e valorizzare architetture religiose minori come chiese, basiliche, pievi e cappelle.