Ogni anno, nella zona di Piazza S. Frediano e Piazza Anfiteatro, nei giorni precedenti il 27 aprile, si tiene una fiera di piante e fiori.
La Santa, nata nel 1218 da una famiglia contadina di Monsagrati, lavorava come domestica presso la ricca famiglia lucchese dei Fatinelli.
Arnould de Vuez 1712
Era conosciuta come persona molto umile e generosa verso i poveri, tanto che, un giorno, il padrone, incontrando Zita con un grembiule gonfio di alimenti da distribuire in carità, le chiese severamente che cosa portasse.
Zita rispose: "Fiori e fronde" e miracolosamente, disciolto il grembiule, davvero sarebbero caduti fiori e fronde.
Alla morte di Zita, avvenuta il 27 aprile 1278, i Fatinelli la vollero seppellire nella cappella di famiglia nella Basilica di S. Frediano dove ancora oggi è esposta per la venerazione dei fedeli.
Il culto della Santa fu sancito da Innocenzo XII il 5 settembre 1696.
Il suo corpo, conservato nella basilica di San Frediano, viene esposto durante il giorno di festa per le offerte e i voti.
Santa Zita è la patrona delle casalinghe e delle domestiche. La tradizione vuole che in questi giorni si offrano mazzolini di giunchiglie e i classici dolci di erbi.