How I met Puccini
Da Lucca a Londra e nel mondo. Un po' streaming e un po' serie tv "edutment" (educazione ed intrattenimento).
Giacomo Puccini, mente aperta agli stili comunicativi oltre che un genio della musica, avrebbe apprezzato.
"How I met Puccini” è un format totalmente nuovo. Dieci dieci titoli dal catalogo pucciniano, da Le Villi a Turandot, con appuntamenti da 45 minuti ciascuno, programmati a cadenza bisettimanale, iniziati a dicembre ci hano accompagnati per tutto l'inverno.
Dialogo e musica si intrecciano per raccontare e scoprire aspetti dell’essere musicisti, per dare al pubblico lo spunto per sviluppare il desiderio di ascoltare concerti e opere dal vivo.
Giovani talenti che non si arrendono e, per nostra fortuna "non si fermano mai, non vanno in vacanza, non vanno in aspettativa, non vanno in pensione" e che, in collaborazione tra varie risorse, ripercorrono la grande tradizione rinascimentale del mecenatismo, proiettata nel nostro tempo.
Il prossimo, il 18 aprile gran finale con "Il Trittico". Sarà l'ultimo, ma... niente paura, niente va perduto.
Lo spettacolo continua sul canale YouTube di Valentina Zappawoman dove sono disponibili tutte le puntate per un "binge watching" pucciniano in attesa che si riapra il sipario.
Insieme a Valentina Ciardelli, ideatrice e protagnista del progetto, si esibiscono di volta in volta strumentisti come Anna Astesano e Gabriella Dall'Olio (arpa), Alvaro Siculiana (pianoforte) ed Helena Svigelij (violoncello).
Valentina Ciardelli sempre in duo con altri giovani e poliedrici artisti, da vita “virtuale e digitale” al progetto “XXI Ars Nova – How I met Puccini”, che intreccia dialogo e musica per svelare e raccontare aspetti dell’essere musicisti, dando al pubblico spunti e suggestioni per tenere vivo il desiderio di tornare ad ascoltare musica dal vivo, non appena sarà di nuovo finalmente possibile.
#laculturanonsiferma