Il territorio su cui sorge Lucca è pianura alluvionale bonificata.
Della sua natura ci resta una piccola ma interessante rete di oasi naturali, scrigni di biodiversità, visitabili con modalità diverse e alcune aree non interessate da protezione integrale ma interessanti dal punto di vista naturalistico come Il Padule di Verciano
Il cambio delle stagioni, il mutare dei colori, della temperatura, dei sapori, i grandi alberi monumentali, i chiari, i boschi... piccoli e grandi sistemi che offrono sempre grandi esperienze sensoriali ed emotive.
I primi interventi di bonifica della piana di Lucca si devono agli stessi romani fondatori della città di Lucca.
Numerosi percorsi ricalcano ancora le tracce della centuriazione e nel Comune di Porcari un grande ritrovamento archeologico ha portato alla luce quello che viene chiamato il parco delle 100 fattorie romane.
L'area archeologica si trova in mezzo al padule, poco lontano da campi dove si producono i fagioli lucchesi in area rurale.
Oltre all'importante lavoro di contenimento del fiume Serchio, Lorenzo Nottolini è più noto per un altra opera ingegneristica che possiamo considerare un monumento nella Pianura di Lucca.
L'acquedotto costruito nel XIX secolo per approvvigionare la città con le fresche acque del Monte Pisano è ancora funzionante. La linea dritta della costruzione attraversa la campagna, mentre nella parte a monte, nella zona delle sorgenti, la sistemazione del paesaggio è più morbida ed adeguata al contesto naturale in cui è realizzata.
Alla sua funzione propria si accompagna l'interesse del tracciato da parte di chi cerca sentieri per facili passeggiate non lontane dal centro storico di Lucca.