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La Versilia

La Versilia, l'Alta Versilia, la Versilia Storica, la Versilia costiera, tanti aspetti di un unico territorio ricco di variegate declinazioni, di paesaggi multiformi, di luci morbide, di atmosfere accoglienti.

 

Versilia è il fiume che scende dai contrafforti calcarei delle Alpi Apuane, attraversa le colline, conquista il mare, e regala il suo nome a tutto il territorio che attraversa, fino alla costa.

A pochi chilometri dal centro storico di Lucca, la costa della Versilia accoglie con i suoi paesaggi suggestivi di dune larghe e morbide e montagne dai profili frastagliati, delicati colori di uliveti sulle colline che raccolgono parti importanti della sua storia e abbaglianti squarci nelle montagne del marmo, il rumore riposante del mare e i ritmi dei locali alla moda, che furono fonte di ispirazione per artisti di ogni disciplina e di accoglienza e riposo per tutti.

Lago di massaciuccoli al tramonto

 

Montagne vista mare.

 

Prima che le bonifiche ottocentesche avessero definitivamente ragione delle paludi costiere, l’immagine della Versilia aveva i tratti delle montagne apuane, delle colline e delle valli del Serra e del Vezza, dei borghi storici di Stazzema, con la sua antichissima pieve bianca sospesa sul ciglio di un burrone, degli alpeggi di Pruno, Volegno e Cardoso

Dalle Apuane alla costa, la via del marmo scende tra paesaggi naturali, umani, storici, dalla montagna al mare, dalla Versilia storica alla Versilia contemporanea, dalla materia grezza all'opera d'arte, dalle meravigliose architetture naturali del Monte Procinto, dell'arco naturale del Monte Forato, dei profondi canali del Monte Corchia, delle grotte carsiche scavate dal corso impetuoso di fiumi sotterranei, a quelle essenziali e involontarie di ravaneti e vorticose vie di lizza e infine alle atmosfere raffinate di laboratori di scultura e gallerie d'arte di Pietrasanta.

Seravezza ai piedi di quelle montagne e tra due fiumi, accolse Michelangelo Buonarroti, inviato dai Medici a procurarsi i preziosi marmi. Il rosone della piccola cappella di Azzano sono un suo omaggio a questi luoghi, le cave delle Cervaiole, dalle quali scavare marmi raffinati, bianchi, arabescati e brecce, la sua grande intuizione.
Pietrasanta, ospitò altri artisti fiorentini che svilupparono un’arte locale leggera e raffinata. Laboratori di scultura e gallerie sono oggi numerosissimi e molti gli artisti che continuano a scegliere Pietrasanta come loro patria elettiva. Le opere di Cascella, Botero, Miozzo, Mitoraj, Marinky, Messina, Finotti, Folon esposte in piazzette, chiostri, stazioni ferroviarie, chiese, vicoli, diventano museo all'aperto di arte contemporanea. Si celebrano contemporaneamente artisti e artigiani del marmo e del bronzo che nei loro laboratori realizzano opere per spazi pubblici e privati di tutto il mondo.
Un nome tanto legato alla materia e al lavoro per uno dei luoghi di villeggiatura più famosi in Italia è infine Forte dei Marmi. In questo percorso evoca la partenza per lunghi viaggi via mare del pesante carico alla volta del mondo.

 

Cost della Versila vista dalle Alpi Apuane

 

Protette dalle Alpi Apuane e affacciate sul Mediterraneo, le colline della Versilia sono un insieme di affascinanti paesaggi del tempo.


Tempi recenti brutalmente colpito dalla Storia, ma che ha ritrovato serenità nella Memoria, nel silenzio, nella musica che ogni estate artisti internazionali regalano all'organo del parco della Pace nella piccola chiesa di sant'Anna di Stazzema, dal dove il panorama si apre su tutta la costa.

Tempi più antichi, quello della villa romana dei Venulei, sistemata su una terrazza naturale sulle sponde del lago di Massaciuccoli.

In mezzo altri tempi e altre storie. L'ottocentesca villa Borbone di Capezzano nascosta da una folta vegetazione di piante d’ogni dove e una ricca collezione di palme che Carlo Ludovico regalò alla moglie Maria Teresa d’Austria e Pietrasanta, vivace e solare , arte contemporanea in gallerie e locali, strade e piazze; l'esuberanza del Rinascimento nei fastosi arredi in marmo delle chiese e della sua “cattedrale da gran città”, a Pietrasanta, piccoli e grandi capolavori da scoprire; una fortificazione medievale, una importante strada, la Via Francigena, che l'attraversa completamente e prosegue oltre, tra le rocche di Vallecchia e Corvaia, verso il lago e le rupi di Porta Beltrame, e oltre ancora sulle colline. Nel 990 fu il cammino del Vescovo Sigerico e dei pellegrini verso Roma, segnata da numerosi castelli e borghi, pievi, abbazie, collegiate per la sosta e la preghiera ancora ben collegati da una fitta rete di sentieri.

Tra gli uliveti della collina di Valdicastello, la pieve di San Giovanni e Felicita, elegante nelle proporzioni e nei decori a bassorilievo. Entro le mura di Camaiore la Collegiata dell'Assunta, sobria e composta e arredata con marmi variopinti accostati con singolare gusto del colore e della composizione, come si trova spesso in Versilia. Fuori porta, la grande Badia di San Pietro dalle armonie compositive colte e perfettamente equilibrate e poco lontano la pieve a Elici. Il panorama, dalla terrazza, si apre nuovamente ampio e luminoso sulla Versilia. All'interno dell'edificio un racconto di secoli, accompagnato in estate dalle musiche del bellissimo organo settecentesco.

 

scultura di Botero di fronte al duomo di piertasanta

 

La Versilia vista dal mare è un ambiente naturale unico e prezioso. Le paludi e i boschi costieri, le dune, le lame interne, la bonifica, il lago e le pinete, il mare aperto...

 

Ambienti dove la natura è accessibile e accogliente e il paesaggio si alterna velocemente.
Ogni stagione offre profumi e colori diversi, a chi li percorre a piedi o in bicicletta lungo le piste ciclabili; in mare a perto a bordo del catamarano da ricerca Krill, per conoscere da vicino delfini e balene del “Santuario dei Cetacei “.
Lungo tutta la costa, laddove si conservano le dune originarie, la vegetazione ed esclusivamente erbacea consente alla vista di spaziare e all’acqua di compiere incursioni verso l’interno dove è trattenuta a formare specchi d'acqua per numerose specie di uccelli acquatici, alcune centinaia ripartite tra le varie stagioni.
Nelle lame più antiche crescono cisti, ginepri, arbusti di pino, elicrisi, convolvoli, ruchette, gramigna delle sabbie, e ogni tanto qualche centaurea di spiaggia e verga d’oro nel loro unico habitat conosciuto e dai quali si raccoglie un particolare miele che ha profumo aromatico della spiaggia.

Nel parco della Versiliana l’ultimo residuo del bosco planiziario, un angolo ancora intatto, rifugio di numerose specie di ogni natura, vegetali, mammiferi, pesci, volatili, anfibi. L'oasi LIPU di Massaciuccoli sul lago.
Più domestiche le pinete viareggine "di Ponente” un bosco stretto e lungo, di lecci, pini e latifoglie un parco attrezzato con chioschi, ristoranti, aree riservate agli animali, noleggi di biciclette, giostre per i bambini, e "di levante” una pineta rigolgiosa che dalla Darsena raggiunge Torre del Lago e che fu un tempo a “Tenuta Arciducale” per la quale Maria Luisa di Borbone aveva sognato il giardino di una grande reggia, che rimase incompiuta.

 

dune della versilia

 

Nel 1822 Paolina Bonaparte Borghese si fece costruire una villa sul litorale, lanciò la moda dei bagni di mare, ed aprì la strada a un’aristocrazia attratta dalla novità

 

della costa e dei suoi spazi selvaggi e romantici, mentre con i duchi di Borbone iniziò la sostanziosa bonifica dei territori della Marina. La duchessa Maria Luisa fece costruire persino una gran reggia nella tenuta in prossimità del lago, con un viale alberato e una rete di piccole strade di accesso a poderi e tenute.

Nasce in quel periodo la costa della Versilia, nasce dai suoi colori che attraggono artisti e intellettuali, dalle atmosfere luminose del lago di Massaciuccoli.
“Il caro bozzo” lo chiamava Giacomo Puccini. Del lago amava le atmosfere delicate e i colori e la ricca selvaggina. Per la sua casa e la sua ispirazione cercava “un paese tranquillo, tramonti lussuriosi e straordinari”. Gli interni della villa sul lago, racchiusi in un volume semplice immerso nel giardino, sono frutto della collaborazione con gli amici artisti, Chini, De Servi, Nomellini, delle memorie della sua vita stessa: i cimeli di caccia e i trionfi sulle scene, arredi eclettici e alla moda.
Come desiderò il Maestro, sulle sponde del lago un gran Teatro sull'Acqua che ospita in estate le sue Opere.

Molti altri artisti lo seguirono. D’Annunzio racconta romantiche pinete e boschi profumati e salmastrini che si conservano integri nel parco della villa “la Versiliana”, nel quartiere di Roma Imperiale si addensano le ville di pittori, scrittori, musicisti, attori, intellettuali, a Viareggio, lungo il Viale Margherita si raccolgono gran parte degli edifici in stile liberty: stabilimenti balneari, residenze, teatri, caffè, una "passeggiata” particolarmente affascinante in inverno, quando si rivelano queste architetture, portali di una delle più note spiagge d’Italia, al GAMC si conservano circa 3000 opere di questi grandi pittori, scultori, grafici che hanno illustrato la Versilia e il novecento europeo.

 

Tramonto al molo di viareggio

 

Versilia Vip. La costa, insomma, ha una Storia recente, ma di grande successo!

 

Larghe spiagge sabbiose, dune profumate, ombrose pinete, una piccola darsena per romantiche vele e imbarcazioni di lusso e un lungomare di negozi e locali alla moda da più di un secolo.
Per la pausa shopping tra mare e cultura, in Versilia sono molti i mercatini che a giorni alterni occupano i viali e le piazzette. Alcuni famosi e ...preziosi, altri più piccoli, ma sempre intriganti.
Il lungomare poi, da Viareggio fino a Forte dei Marmi è un centro commerciale naturale. Dopo la spiaggia, i piatti più appetitosi nei migliori ristoranti e le migliori firme in eleganti negozi aperti in estate fino a mezzanotte, tantissime occasioni di intrattenimento nei numerosi locali lungo tutta la costa, nel teatro all'aperto della Versiliana, al gran Teatro all'aperto sull'Acqua, nell'Anfiteatro della Cittadella del Carnevale.

Alla Darsena vecchia un tempo si costruivano “navicelli” “trabaccoli”, "brigantini goletta“, il "barcobestia” orgoglio dei viareggini. Li racconta il Museo della Marineria insieme all'artigianato di maestri d'ascia e calafati, e alle gesta dei mitici palombari dell'Artiglio che a inizio secolo recuperavano tesori sommersi in giro per i mari del mondo.
Nelle Darsene nuove, negli ultimi anni, i pescherecci fanno spazio a yacht e cruiser.
La tradizione si aggiorna con l’uso di nuovi materiali, più leggeri e resistenti, e nuove tecniche costruttive e si consolida lo storico "sodalizio" con i carristi del carnevale più famoso d'Italia, il Carnevale di Viareggio, nato per scherzo, nel 1873.
I primi carristi si avvalsero proprio dell’esperienza maturata in darsena nei laboratori di maestri d’ascia falegnami e segantini, impiegando quel sapere manuale le tecniche e i metodi costruttivi, all’artigianato del carnevale, con strutture solide e colori sgargianti.
Nel Museo della Cittadella del Carnevale la statua del Burlamacco accoglie col suo largo sorriso i visitatori, tra la storia e le tecniche di realizzazione dei famosi fatti di cartapesta e di ironia, vizi ed idiosincrasie dei contemporanei senza distinzione: politici, intellettuali, soubrettes, personaggi immaginari.

Carnevale di Viareggio, sflata dei carri lungomare
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