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Piana di Lucca - visite nelle oasi protette

La Piana di Lucca conserva ancora testimonianze importanti seppur piccole e nascoste tra borghi e campi coltivati del suo passato di palude. 
Picole oasi di biodiversità da visitare in compagnia di una guida ambientale che illustra habitat, animali, uccelli, insetti e tutto quanto contribuisce a creare microambienti ricchissimi e importanti.


Riserva naturale del Lago di Sibolla

Sito di interesse Comunitario nell'ambito del progetto Natura 2000 e dal 2013 area RAMSAR.
La riserva del Lago di Sibolla è una piccola ma preziosa zona umida collegata al lago di Fucecchio. 
Il chiaro, l'aggallato, il cariceto e il canneto, il bosco igrofilo e i prati umidi: il sentiero costeggia gli habitat tipici delle aree umide regalando  in ogni stagioni paesaggi unici e sempre diversi. 
Un museo vivente che custodisce specie vegetali relitte di ere passate. 
In primavera ed estate è facile rimanere incantati dall'elegante volo degli aironi  che popolano una delle più importante garzaie della Toscana. 

dal Centro Visitatori ogni primo sabato del mese dal 4 febbraio al 4 novembre partono visite guidate a offerta (prenotazione obbligatoria al numero 338 655 3603) 
febbaio ad aprile dalle ore 14:30 alle 17:00
maggio e giugno alle 15:30 alle 18:00
luglio e agosto e settembre dalle 18:00 alle 20:00
ottobre e novembre dalle 15.00 alle 17.30


è consigliato abbigliamento stagionale adatto a camminare all'aperto, pantaloni lunghi e scarpe da trekking o ginnastica

 

Lago della Gherardesca


L'area è situata nella parte occidentale del "padule", ai piedi del monte Pisano al margine di quello che fu  il lago di Bientina per una una superficie di circa 30 ettari e si trova all'interno di una zona di protezione lungo le rotte di migrazione dell'avifauna. 
Lo specchio d'acqua confina a nord con un canale di bonifica ricco di vegetazione palustre; lungo il lato ovest alcune piante di salice sono utilizzate come roost da diverse specie di Ardeidi, in particolare aironi guardabuoi Bubulcus ibis. Lungo il lato est un filare di cipressi Cupressus sempervirens divide l'area dai campi circostanti. 
A sud, alle pendici del monte Pisano, è presente un bosco termofilo con prevalenza di cerro Quercus cerris. 
Dal punto di vista ornitologico l'area in questione, grazie ai frequenti allagamenti, risulta una delle più interessanti del "padule" del Bientina, in particolare nel periodo invernale, quando vi svernano numerose specie di uccelli acquatici, e all'inizio della primavera, per la consistente presenza di contingenti migratori. 
In quest'area vivono circa 3.000 uccelli tra anatre, appartenenti anche a specie rare, svassi e folaghe. La zona ospita anche un 'dormitorio' di ardeidi e aironi, dove di sera si concentrano circa 300 tra aironi bianchi maggiori, garzette, aironi guardabuoi e cormorani. E' quanto emerge dai censimenti degli uccelli delle aree umide coordinati e realizzati dal COT (Centro Ornitologico Toscano) per la Regione Toscana nell'ambito di un programma internazionale di monitoraggio degli uccelli acquatici (IWC - International Waterbird Census), nel gennaio 2012.

Info e prenotazioni
progetti.legambientecapannori@gmail.com
tel. 329 5636336
tel. 347 3166283

 

Bosco del Bottaccio 


Il Bosco Bottaccio situato nel settore ovest dell’ex alveo del Lago di Bientina, costituisce un importante residuo dei boschi planiziali che un tempo circondavano il lago. Le acque che scendono dal Monte Pisano, libere da sostanze inquinanti di rilievo, chiuse dalle arginature, permangono nel Bottaccio creando ambienti palustri e semipalustri di transizione al bosco. Il paesaggio si presenta ben diversificato e si possono individuare quattro differenti tipologie: la zona boscata, i prati umidi, i canneti ed i “chiari”.
L’area ha un’elevata biodiversità faunistica: oltre al cinghiale e ai mustelidi, sono presenti volpe, istrice e numerosi roditori. Importante è sopratutto la presenza di anfibi, quali il tritone crestato ed il punteggiato, la rana agile e la raganella, simbolo dell’oasi. Posta sulla direttrice che unisce la costa alle zone umide dell’entroterra, l’oasi diviene punto di sosta per l’avifauna migratoria. Il bosco ospita inoltre specie silvane, tra le quali il picchio verde, il picchio rosso maggiore e il cuculo e rapaci diurni come la poiana e il falco di palude.
L'area è visitabile dalla prima domenica di febbraio alla seconda domenica di maggio, mattina e/o pomeriggio previa prenotazione al WWF