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Una banca fantasma e i debiti di un pizzicagnolo mettono in subbuglio un'intera città. Da un debito di gioco agli interessi di uno Stato. Non è la trama di un noir a sfondo politico ma la traccia di una recente scoperta, un altro pezzo inedito di storia di Lucca, che ha per protagonista l'Archivio di Stato di Lucca e i documenti lì conservati, nonché una esperta di numismatica, Franca Maria Vanni che racconterà quanto ha trovato nell'incontro organizzato dall'associazione "Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana".

"L'esame della documentazione archivistica spesso porta a conoscere episodi del tutto sconosciuti della storia del nostro paese o che riguardano la nostra città – racconta Franca Maria Vanni -. Ed è così anche in questo caso, in cui conducendo ricerche su tutt'altro, sono spuntate 'strane' banconote recanti il bollo della Banca di Lucca. Con il solo, evidente problema, che i documenti erano gli atti di un processo per debiti di gioco del 1814, protagonista un pizzicagnolo e l'incartamento delle sue merci, mentre la Banca di Lucca è nata nel 1850. Quale storia si nasconde dietro a tutto questo?"

Seguendo infatti una traccia del tutto inaspettata, l'autrice è arrivata a scoprire l'esistenza di un progetto molto importante per l'economia lucchese, la cui notizia mise però in subbuglio, all'epoca, l'intera città, chiamando in causa Elisa Baciocchi, Napoleone Bonaparte e anche il Governo austriaco.

Tra voci di popolo e bolli a secco, ecco un altro tassello di Storia spuntare intorno alle vicende dei Bonaparte a Lucca e in Toscana.

Data
Periodo
9 marzo 2019
Orario
17:00 / 19:00
Luogo
Sala Tobino di Palazzo Ducale. Piazza Napoleone, 1 - Lucca
Biglietto
Ingresso gratuito
Contatti
Categoria Evento