Piazza Napoleone di sera. Ci sono due persone che attraversano la piazza in bicicletta e, sulla sinistra, la giostra illuminata.

Lucca città Napoleonica

Lucca napoleonica: dalla storia ad oggi

All’inizio dell’Ottocento, con l’arrivo di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, Lucca entra a far parte del più ampio disegno politico e culturale dell’Impero francese. Nominata Principessa di Lucca e Piombino nel 1805, Elisa inaugura una stagione di riforme che ridefinirà profondamente l’identità urbana, sociale e culturale della città.

Il legame tra Lucca e la Francia si traduce in un programma di modernizzazione che tocca non solo l’architettura e l’urbanistica, ma anche gli stili di vita, l’istruzione, le abitudini quotidiane e il gusto estetico. La principessa, influenzata dal modello parigino, trasforma Lucca in un laboratorio di rinnovamento ispirato ai valori illuministi e al decoro dell’etichetta imperiale.
Dal punto di vista urbano, Elisa ridisegna la città secondo un’idea di razionalità e monumentalità: ristruttura palazzi pubblici, amplia vie, introduce nuove funzioni negli spazi storici. Il Palazzo Ducale, sede del potere da secoli, viene completamente ripensato per diventare una vera corte principesca, dotata di impianti moderni, sale di rappresentanza, cucine attrezzate e alloggi per la servitù. L’intervento si estende anche agli spazi esterni, con la creazione — solo parzialmente realizzata — di un “percorso imperiale” da Porta Elisa, aperta in direzione di Firenze, fino alla grande piazza antistante il palazzo.

Ma è sul piano sociale e culturale che l’impronta francese si fa sentire con maggiore vivacità. Elisa introduce nella vita cittadina nuove abitudini, modelli educativi e forme di intrattenimento. Si diffonde la moda parigina, il gusto per il ricevimento elegante, la cucina raffinata, l’attenzione alla musica e al teatro. Le élite locali vengono coinvolte nella vita di corte, nascono salotti culturali e nuovi circuiti mondani. Parallelamente, la principessa promuove l’istruzione e la ricerca scientifica, fondando istituti e incoraggiando l’apertura intellettuale.
Persino le Mura Urbane iniziano a essere ripensate come luogo di socialità e svago: Elisa immagina per esse una trasformazione da struttura militare a passeggiata pubblica, con viali alberati, rotonde per carrozze e caffè alla moda — un progetto che prefigura il futuro volto della città moderna.
L’Orto Botanico, fondato nel 1814, è una delle ultime iniziative della principessa prima della sua partenza: un segno tangibile della sua attenzione per la scienza e il dialogo tra uomo e natura, che resterà parte integrante della vocazione culturale lucchese.

Il periodo napoleonico rappresenta dunque per Lucca un momento cruciale non solo sul piano politico, ma anche per la nascita di una nuova cultura urbana: più aperta, europea, dinamica. Un’eredità ancora oggi visibile nella forma della città e nel suo spirito.

L'eredità napoleonica oggi

Lucca conserva ancora oggi i segni visibili e profondi del periodo napoleonico, un’eredità storica che non si limita al patrimonio architettonico, ma che continua a vivere attraverso la memoria, la valorizzazione culturale e il dialogo europeo.

Per sottolineare e rafforzare questo legame, la città fa parte della Federazione Europea delle Città Napoleoniche, un network internazionale che unisce oltre 50 località in 10 Paesi europei, accomunate da un passato segnato dalla figura di Napoleone Bonaparte e dalla trasformazione politica, urbanistica e sociale che il suo tempo ha generato.

Questa adesione permette a Lucca di partecipare attivamente a progetti culturali, itinerari tematici, eventi storici e iniziative educative condivise, contribuendo a una narrazione collettiva dell’epoca napoleonica a livello europeo. In particolare, attraverso il progetto "Destination Napoleon", riconosciuto come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, viene promossa una rete di luoghi, città e territori che offrono al visitatore esperienze di viaggio legate alla storia, alla memoria e all’identità europea. Questo patrimonio si traduce in percorsi culturali, progetti di valorizzazione urbana e attività divulgative che rendono vivi e attuali i luoghi del passato: dal Palazzo Ducale alle Mura, dall’Orto Botanico ai grandi spazi della piazza napoleonica, fino ai tanti dettagli che raccontano una città moderna già all’inizio dell’Ottocento.

Per ulteriori informazioni riguardo alle iniziative sull'epoca napoleonica:

prospettiva dello scalone monumentale di Palazzo Ducale con tappeto rosso. La volta è a cassettoni decorati con fiori.

La Federazione Europea delle città Napoleoniche

Da Parigi alla Toscana

Un anno con Napoleone

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un generoso glicine in fiore si affaccia dal muro di palazzo Micheletti. Sul fondo c'è il campanile del battistero

Itinerari napoleonici

Lucca conserva ancora intatto il fascino del suo passato imperiale. Segui gli itinerari napoleonici tra palazzi, giardini e visioni urbane, lasciandoti guidare anche dai profumi che raccontano lo stile e il gusto raffinato della corte di Elisa.

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