Da fare rigorosamente in bicicletta, adatto ad ogni stagione, un itinerario nella Lucca dell'Ispettore Dodaro, dai romanzi di Pasquale Sgrò.

In sella alla sua inseparabile bicicletta, al mattino presto o la sera al tramonto, l'Ispettore Dodaro percorre tutti i giorni i viali delle Mura di Lucca per andare all’ufficio dell’Ispettorato al Lavoro o in Procura per indagare sui casi di morti bianche e infortuni nei luoghi di lavoro.

La piazza Anfiteatro, dalla caratteristica forma ad ovale, è uno dei simboli della città. L’ispettore la attraversa quasi ogni giornata alle prime luci del giorno. Nella sigla è il domino finale...

e poi c'è l'altra piazza, la piazza San Michele, con l'inconfondibile chiesa romanica. La bicicletta dell'Ispettore sfreccia sicura di fronte a questo storico monumento. L'ufficio, qui, è a due passi, si svolta in piazza San Salvatore, ci si addentra nei vicoli ed eccoci arrivati.

Molte scene sono state girate a Palazzo Santini che nella fiction è l'Ufficio dell'Ispettorato del Lavoro, dove l'Ispettore Domenico “Mimmo” Dodaro ha il suo ufficio. Palazzo Santini è una sede comunale, tra gli uffici che ospita uno è stato scelto per essere trasformato nell’ufficio dell’Ispettore. Ha un bel portico con affreschi pompeiani e uno scalone arioso che collega tutti i piani.
Lo troviamo in un angolo di Lucca dove si raccolgono alcuni palazzi settecenteschi dal disegno elegante.

L’ispettore vive con la figlia Mimì a casa dell’amico Alessandro in via del Fosso, proprio di fronte alla splendida Porta San Gervasio, una delle due porte originali lungo le Mura medioevali della città. La casa appartiene alla Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo.

Nella fiction la città non è solo da sfondo, è un protagonista che accompagna ogni scena, parte integrante della storia con le Mura, i suoi vicoli che si stringono e si aprono, le piazze, le botteghe storiche. Tra le location figurano anche appartamenti privati come quello in via Cherea che offre una vista mozzafiato sullo skyline della città da una uno splendido terrazzino che fa da scena a un dialogo tra l'Ispettore e la Pubblica Ministera Raffaella Pacini.
Se volete proprio conoscere tutta la Lucca dell'Altro Ispettore ecco dove andarla a cercare, negli altri set della fiction, ma attenzione, è uno spoiler, potreste perdere l'effetto sorpresa...

personaggi, interpreti e alcune locations
Carla, madre dell’Ispettore Dodaro, abita in Corte del Gallo.
L'archivio della Fondazione Centro Studi Carlo e Licia Ragghianti, in via San Micheletto, è l'Archivio dell’Ispettorato del Lavoro dove Vincenzina lavora.
La Scuola Secondaria Giosuè Carducci, in Piazza San Ponziano, è la Scuola Margherita Hack, frequentata da Mimì.
Gli uffici della vera Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, in via Galli Tassi sono La Procura della Repubblica dove lavora Raffaella.
La sala riunioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, da cui si gode una vista spettacolare sulla facciata della cattedrale di San Martino, è la sede dell'Impresa Lagonegro.
La Villa Grabau di San Pancrazio, sulle colline lucchesi, è la dimora dei Lagonegro.
I locali della IMT Scuola Alti Studi Lucca, in Piazza San Francesco, sono diventati il Laboratorio Falaschi.
La Squadra Vigor Lucca in cui giocano Mimì e l'amico Ami si allenano allo stadio Porta Elisa.
La palestra Bacchettoni, in via dei Bacchettoni, è il cantiere edile dove ha luogo uno dei casi dell'Ispettore.
Una delle cartiere lucchesi fa parte di un episodio della serie tv.
La Cittadella della Salute di Campo di Marte Lucca è l'ospedale dove lavora la protagonista del primo episodio della fiction.
La scuola di danza, in via Vecchia Romana, è la scuola frequentata dalla vittima della primo episodio dei casi dell'Ispettore
La Piazzetta del Libro dove l'Ispettore e la Ministera si trovano a riflettere è in Corte del Biancone